Continuiamo anche oggi a parlare di questo libro . Gli ho voluto dedicare eccezionalmente due post perchè me ne sono innamorata anche se con mio dispiacere devo dire che non ci sono foto delle ricette nè di altro e da questo punto di vista pecca un pò…….allora ho cercato per voi una foto in rete di un dolce tipico iraniano: non è bellissimo??si chiama Halwa ed è fatto con riso, fichi, datteri e pistacchi
(foto di Giovanni Camici)
Dove eravamo rimasti?
Spero di non annoiarvi ma conoscere un pò di storia di altri popoli io lo trovo intellettualmente stimolante e voi? Qui parliamo di un regno, l’antica Persia, che mi rimanda la mente ai libri di scuola alle battaglie di Ciro il Grande e del re Dario…..e poi la conquista da parte di Alessandro Magno!!!
Sicuramente parlare di Persia ci fa subito pensare al tappeto persiano ma i termini “Persia” e “persiano” sono associati ai fasti di un impero secolare capace di imprimere segni indelebili nella storia, nell’arte, nella letteratura. Oggi quel territorio si chiama Iran (come voi ben sapete) e proprio attraverso la cucina questo popolo ha trasmesso tutte le sue tradizioni dall’era narrata da Erodoto e quella attuale . Nelle preparazioni della cucina iraniana di tutti i giorni ritroviamo l’elaborazione e il depositarsi di tecniche remote, l’uso di ingredienti autoctoni e da qui diffusasi in tutto il mondo. Così per la sua raffinatezza, la tradizione culinaria persiana è stata ed è fonte di ispirazione per gli chef non solo del Medio Oriente.
Questa cucina, poco conosciuta rispetto alle cucine di altri paesi pur distanti geograficamente dal nostro, si distingue per i sapori complessi perfettamente equilibrati e mai troppo speziati, predilige l’agrodolce e l’asprigno, abbina carne e frutta; le tecniche di cottura poi sono rispettose della personalità degli ingredienti e capaci di esaltarne le caratteristiche.
Leggendo il libro ci si immerge in un universo ristoratore di lente cotture e di lentissimi piaceri del palato e della conversazione , dove l’ospitalità e la condivisione prendono la forma del soffreh , la tovaglia stesa a terra che è sinonimo di tavola imbandita.
Dolci, fiori e piccoli doni sono quasi d’obbligo quando ci si reca a casa di qualcuno. un aspetto sociale che lega il cibo e chi ne condivide è legato a un tradizionale codice etico-morale, secondo cui coloro che mangiano insieme o condividono il cibo preparato dall’altro sono tenuti a trattarsi con lealtà, nell’immediato e in futuro.
Magari fosse così anche da noi !!!!!!
il coltello di solito non è presente sulla tavola perchè le pietanze della cucina iraniana prevedono carne e verdure sempre tagliate in piccoli pezzi, bocconi già pronti per essere gustati: .…i precursori del finger food possiamo dire!!!!
All’inizio del pranzo vengono disposti sulla tovaglia (soffreh) contemporaneamente gli antipasti, il pane, le insalate, le pietanze e il riso che le accompagna. I commensali sceglieranno in completa libertà di cosa servirsi e in che ordine:..beh un bel modo per non fare avanti e indietro dalla cucina!!!!
Prettamente iraniano è l’uso della frutta insieme alla carne per creare deliziosi stufati dolci o agro-dolci; la frutta, di cui il paese è ricco, viene offerta all’ospite in qualsiasi momento della giornata.
Spero di non avervi troppo annoiato ma anzi di avervi un minimo incuriosito nei confronti di questa cultura lontana dalla nostra ma da cui c’è molto da imparare ( a mio parere).
Vi lascio offrendovi una tazza di buon tè che come dicono gli iraniani ” porta via la stanchezza e rinfranca l’animo durante la giornata”..
a presto con………..il Lettore Goloso
e Buona giornata a tutti!
dolci a ...gogo!!!
2 Novembre 2010 at 9:41 (14 anni ago)claudia e tutto cosi interessante ed affascinante che di sicuro nn ci annoi anzi grazie per queste notizie e per questi sapori di terre lontane che adoro!!baci imma
stefania
2 Novembre 2010 at 13:37 (14 anni ago)Che graziosa Claudia questa tua iniziativa , ho letto con piacere 🙂 ciao
Blueberry
2 Novembre 2010 at 13:42 (14 anni ago)Ciao Clà! Ehehe, sono contenta che abbiamo tante cose in comune, io la guida del Giappone l'ho ordinata ieri, chissà che l'anno prossimo non si vada davvero. Ma secondo te quanto si spende al giorno per persona? 100euri? :-/
Claudia
2 Novembre 2010 at 14:04 (14 anni ago)@Dolci a ..gogo: Sono contenta che ti sia piaciuta :-)baci
@Stefy: fa piacere che l'hai apprezzata :-). grazie
@Blueberry: guarda io l'anno prossimo ci sto facendo un pensierino e mi ero fatta fare pure un preventico del tipo per 10 giorni ci vogliono circa 2.000 euri a persona ..pensiamoci.Baci
Kat
2 Novembre 2010 at 14:12 (14 anni ago)Ciao Claudia, mi sono incuriosita a leggere di questa cucina persiana, ho dato un'occhiata un po' in giro (curiosa!) e ho subito pensato "wow quante cose in comune! forte!" compresa la curiosita' che spinge a leggere e non essere mai stanchi! Eh ti salvo! Alla prossima 🙂
Zucchero e Farina
2 Novembre 2010 at 20:40 (14 anni ago)Ma che bel blog! adoro conoscere il cibo etnico, le tradizioni culinarie e scoprire nuovi sapori e profumi. poi adoro viaggiare! A presto, vado un po' a curiosare tra i post più vecchi 🙂
Ambra
2 Novembre 2010 at 22:01 (14 anni ago)Davvero suggestivo…bacio!!!!
Zia Elle
3 Novembre 2010 at 10:14 (14 anni ago)La cucina iraniana è fantastica!
La tua torta merita un dieci e lode!
bello il tuo blog, a presto!
Claudia
3 Novembre 2010 at 10:40 (14 anni ago)@Kat: Benvenuta!!!e grazie …essendo curiosa vengo a vedere da te le cose in comune. a presto:-)
@Zucchero e Farina: Benvenuta anche a te!!! anche io adoro viaggiare …baci
@Ambra: Grazie cara.:-)
Claudia
3 Novembre 2010 at 14:26 (14 anni ago)@ziaElle:troppo gentile!Grazie grazie. a presto
Saideh
11 Novembre 2010 at 18:38 (14 anni ago)ciao a tutti sono una ragazza Iraniana e se volete delle ricette di cucina persiana potete trovarli nel mio gruppo su facebook 🙂 buonappetito
http://www.facebook.com/pages/Cucina-persiana/165147970182225