Eccomi a parlarvi della mia rubrica !
Vi piace leggere? Non so voi ma io amo leggere potrei passare ore immersa nella lettura di un buon libro e dopo la cucina, la lettura è la mia 2° passione se poi le due cose si fondono allora impazzisco.
Parte oggi la mia rubrica dedicata ai libri ……di cucina naturalmente!!!!!… dato che questo è un blog che parla di cibo. La rubrica avrà cadenza mensile …quindi ogni 1° del mese vi parlerò di un libro che avrò letto per voi e che meriti una segnalazione da parte mia.
La curiosità è ciò che mi spinge a leggere, la voglia di conoscere e scoprire tutto ciò che non conosco, la curiosità di conoscere popoli lontani e culture diverse mi porta a viaggiare e così visto che il mio blog ha l’intento non solo di parlare di cucina ma di “portarvi attraverso un viaggio sensoriale senza mappa geografica alla scoperta di luoghi e sapori” ho pensato di dedicarvi questa rubrica.
Questa rubrica vuole essere, inoltre, non solo un incentivo alla lettura in genere, ma un invito per una vera cultura della cucina .
(Allan Bay)
Non vi parlerò dei libri di cucina dove si impara a cucinare, ma di quei libri particolari che magari vorremmo che qualcuno ci regalasse o di cui non abbiamo mai sentito parlare.
Il 1° appuntamento è dedicato a:
Non sono mai stata in Persia (l’attuale Iran) anche se mi piacerebbe molto, e non sapevo assolutamente nulla di questa cultura prima di leggere questo libro…. volete sapere cosa mi ha spinto a comprarlo? sono rimasta folgorata dalla copertina, non la trovate bellissima???Questi meravigliosi petali di rosa dal colore intenso hanno rapito la mia attenzione e ho subito pensato : voglio questo libro!!!E libro fu……..
Questa sono io: mi lascio condizionare dalle foto romantiche!
L’acqua di rose ( Gol Ab) è forse tra gli aromi più caratteristici e tipici dell’Iran, usato molto in pasticceria viene estratto con antichi procedimenti, e se tenuta al fresco mantiene il suo aroma per anni.
Parliamo di questo libro!
Il cibo è una componente essenziale dell’identità degli uomini, al pari del linguaggio è in grado di trasmettere agli altri significati e valori simbolici legati alla cultura, alle tradizioni e alla storia di un popolo. Cucinare è un modo per conoscere e farsi conoscere, viaggiare, condividere tradizioni; ma è anche un antico atto d’amore: è dedicarsi, impegnare tempo, attenzioni, energie nella realizzazione di qualcosa di personale e unico, che può essere offerto e condiviso, che nutre e arricchisce chi ne consuma.
Il libro contiene molte ricette, che ho intenzione di provare il prima possibile, suddivise in 9 gruppi : antipasti, piatti a base di uova, zuppe, piatti a base di riso con verdure e legumi, stufati, carni, pollame, pesce, carni alla brace, dolci e conserve.
Paragrafi a parte sono invece dedicati al tè, yogurt e riso e ai modi tradizionali in cui vengono preparati, questo perchè questi ingredienti sono un costante nella cucina iraniana .
Per i popoli dell’Iran la festa più importante dell’anno è il Capodanno persiano (Nowruz) che cade all’incirca il 21 marzo ( il giorno del solstizio di primavera) in questa occasione “in ogni famiglia si prepara il cosiddetto haft sin (sette S): su un grande vassoio vengono disposti sette alimenti, il cui nome nella lingua iraniana inizia con la lettera S (sin). Sabzeh, i germogli che simboleggiano la nuova vita, la rinascita, la purezza e la speranza di ogni nuovo inizio; samanu, una crema dolce a base di germogli di grano, simboleggia la fertilità e la dolcezza della vita; senjed sono le giuggiole, simbolo di amore e di ospitalità; sir, l’aglio, rimedio contro il male e la malasorte, rappresenta la medicina, la cura ai mali fisici e morali dell’uomo; sib, la mela, suggerisce l’idea di salute, fragranza e bellezza; somoq, il sommacco, è una spezia dal colore rosso, lo stesso del sole al tramonto e all’alba; serkeh, l’aceto, rappresenta il cambiamento portato dall’età e dalla pazienza”
Attraverso questo libro, condividere, con voi che mi leggete il suo contenuto è un modo per far conoscere aspetti meno noti della ricca cultura e delle tradizioni dell’Iran.
Se vi ho un pò incuriosito, con questa prima parte, continuate a leggermi domani vi svelerò alcuni segreti della cultura enogastronomica di questo popolo che mi ha affascinato solo attraverso un piccolo libro come questo.
A presto con …il lettore goloso !!!!!!
Cey
1 Novembre 2010 at 18:11 (14 anni ago)L'ho puntato un sacco quel libro =) e tyra l'altro la frase di allan bay mi è piaciuta un sacco =)
Claudia
2 Novembre 2010 at 8:06 (14 anni ago)@Cey: io appena l'_ho visto l'ho ordinato su internet perchè in libreria è ancora introvabile:))