Dovevo aspettare Novembre. Il mese del mio compleanno, tra qualche giorno. Per farmi tornare la voglia di scrivere di nuovo qui sul blog. E spero di continuare. Dicono che le esperienze negative aiutino a crescere ed io che credevo di essere abbastanza cresciuta ma non ancora abbastanza per capire che non si smette mai di imparare. Imparare che di persone di cui puoi veramente ma veramente fidarti come te stessa, che non ti tradiranno mai e che mai ti faranno soffrire ne esistono solo due e sono i tuoi genitori e se sei fortunata anche tre includendo la persona che ami. Un anno questo 2017 che non vedo l’ora che finisca, il più difficile di questi miei 45 anni di vita in questo mondo, che mi ha segnato sopratutto a livello emotivo e psicologico. Tante delusioni che mi hanno fatto quasi perdere la fiducia nel genere umano, ma non di quello che non conosci che incontri per strada ogni giorno, ma proprio di quel genere che ti è stato più vicino come un sorella e che poi all’improvviso scopri di non conoscere affatto, ti rendi conto che le parole dette erano solo parole gettate al vento senza nessun sentimento, ripensi ai momenti trascorsi insieme e ti viene la pelle d’oca per non aver capito, per esserti fidata; quel genere umano che per tutto questo tempo mi ha tolto la voglia di scrivere qui su questo mio spazio e quella di dormire, mentre quella di cucinare no quella voglia non me la leverà mai nessuno.
E ho cucinato, altroché se ho cucinato, pure tanto in questo ultimo periodo e anche fotografato, ma poi non trovavo mai il momento giusto, le parole adeguate, il senso di quello che stavo facendo ci ho provato tante volte da quando ho fatto questa ricetta; mi sedevo davanti al pc e niente un blocco totale, editavo le foto e poi con la scusa di qualsiasi problema ho sempre rimandato. Fino ad oggi.
Sono una scorpioncina, somatizzo ogni delusione, ogni amarezza e ho bisogno dei miei tempi, lunghi, a volte lunghissimi, per cercare di superare le cattiverie delle persone, per cercare di fare tesoro delle esperienze negative, per costruire una corazza dura come questa frolla, per cercare di non soffrire più ma cercando di non indurire anche il mio cuore che voglio che resti morbido come le mele cotte all’interno di questa galette; ad essere troppo buoni a fidarsi ci si rimette sempre, ma …voglio invece nonostante tutto lasciare uno spiraglio di luce e credere ancora in un mondo migliore fatto di persone buone, di amiche vere (ancora esistono?) che siano sempre sincere e leali, di quelle con cui mangiare insieme con cui confidarsi, con cui trascorrere il Natale a casa tua come se fossero una parte della tua famiglia perché ti vogliono veramente bene, non hanno secondi fini e sopratutto sanno quanto hai desiderato e aspettato tua figlia e mai potrebbero dirti che “volevi andare a lavorare perché non volevi fare la mamma”!
Dovevo solo aspettare Novembre. Per parlare di quella volta che volevo fare lo strudel di mele e invece…è uscita una Gallette di mele e cannella con un guscio di frolla alla ricotta, semplicemente favolosa!
Niente avevo comprato le mele di quelle nuove per fare uno strudel quando succede che il sabato sera mi metto all’opera per prepararlo e convinta di avere tutti gli ingredienti prendo la spianatoia di legno, prendo la farina, prendo lo zucchero e il burro…ecco, il burro in frigo non c’era!!!! e adesso con che lo faccio lo strudel? ok non ho tempo di uscire per andare a comprarlo perché ormai è sera allora ho pensato che in congelatore avevo della ricotta e allora il tempo di scongelarla e fu così che feci una frolla con la ricotta al posto del burro. e devo dire che questa gallette risulta un po rustica ma buonissima.
E’ proprio vero che il bisogno aguzza l’ingegno!
Insomma quando volete fare una pasta frolla e non avete il burro usate la ricotta.
Galette di mele e cannella con frolla alla ricotta
Per la frolla alla ricotta
150 gr di ricotta di pecora (di buona qualità)
270 gr di farina
100 gr di zucchero di canna
1 uovo intero
scorza di un limone bio
Per il ripieno
800 gr di mele
succo di 1/2 limone
1 manciata di pinoli
20 gr di uvetta sultanina
1 cucchiaio abbondante di cannella
Setacciate la farina sulla spianatoia di legno, fate un fontana e al centro aggiungete il burro freddo tagliato a pezzetti, e lo zucchero e iniziate a lavorarlo con la punta delle dita fino a sabbiarlo cioè finche il burro lo zucchero e la farina saranno amalgamati tra loro poi aggiungete l’uovo leggermente sbattuto e impastate inizialmente con una forchetta e poi con le mani fino ad ottenere una frolla compatta ed omogenea. Ricordate di non lavorarla molto. Fate riposare la frolla per circa 1/2 ora in frigo avvolta in pellicola trasparente.
Nel frattempo ponete l’uvetta in ammollo in acqua tiepida. Tagliate le mele a fettine e irroratele con il succo di limone.
Riprendete la frolla.
Stendetela con una matterello direttamente su un foglio di carta da forno. Unite le mele tagliate a fettine, cospargete con la cannella, l’uvetta strizzata e i pinoli. Ripiegate i bordi della frolla verso l’interno senza chiudere lo strudel ma lasciando aperto il centro. Cospargete con un po di zucchero di canna e infornate in forno caldo a 180 per circa 30 minuti finche la frolla sarà ben dorata.
Lasciate raffreddare prima di servire e se volete potete aggiungere un po di zucchero a velo.
Franca Savà
16 Novembre 2017 at 16:46 (7 anni ago)Che bontà! Ho l’impressione di sentire il profumo che si sprigiona dal forno!
Elena Broglia
19 Novembre 2017 at 23:11 (7 anni ago)E’ un piacere rileggerti, lascia da parte tutti i momenti negativi e guarda oltre, so che non è facile, ma fa solo male ricordare..meglio aver capito l’errore e non rimuginarci! Grazie per aver condiviso questa galette, una vera favola! Quando leggo la parola mele, per me è come una calamita, mi devo bloccare a leggere la ricetta! complimenti!
verdecardamomo
12 Dicembre 2017 at 18:21 (7 anni ago)dai magari potertelo far sentire attraverso il pc 🙂
verdecardamomo
12 Dicembre 2017 at 18:25 (7 anni ago)Grazie ! Cerco di guardare avanti. Meno male che ci siete voi lettrici a tirarmi su. Grazie a te per essere passata di qua 🙂